sabato 15 ottobre 2011

Deeejay Television


DeeJay Television è la storica trasmissione televisiva che ha accompagnato un'intera generazione di teen agers. Ideata da Claudio Cecchetto, andò in onda dal 1984 al 1989 su Canale 5 e Italia Uno divenendo in poco tempo un appuntamento fisso dove poter vedere i video musicali di quel periodo.
Fu la prima trasmissione nella storia della televisione italiana a dedicare interamente la sua programmazione ai videoclip appena usciti, spopolando anche grazie alla freschezza del ritmo e alla spigliatezza dei conduttori, raccolti sotto il nome di Deejay's Gang. Fra questi ricordiamo, oltre allo stesso Claudio Cecchetto, anche Sandy Marton, Tracy Spencer, Kay Rush, Lnus, Albertino, Jovanotti, Fiorello, Gerry Scotti, Amadeus e Leonardo Pieraccioni.
Se nei primi anni i videoclip erano prelevati soprattutto dalla musica pop internazionale inglese e americana, in quelli successivi fu dato molto più spazio alla musica italiana. I videoclip stranieri venivano trasmessi in varie elaborazioni: fra queste, Video Sing a Song era una specie di karaoke in cui venivano mostrati i testi delle canzoni mentre Video Story riportava il testo tradotto in italiano.
A un grande numero di ospiti internazionali venivano dedicati degli Special, tra le star invitate in trasmissione ricordiamo Terence Trent D'Arby, Guns N' Roses, Kim Wilde, Nick Kamen, Samantha Fox, Wendy and Lisa, Sheila B, Afrika Bambaataa, Run DMC e Public Enemy, Debbie Gibson, Bon Jovi, Mandy Smith, Bryan Ferry, Boy George, George Michael, Duran Duran, Spandau Ballet.
Negli anni seguenti la trasmissione iniziò a modificarsi radicalmente: prima diventò un breve quiz musicale presentato da Amadeus (il suo primo programma a quiz), poi, nell'ultima edizione, diventò una specie di notiziario musicale (presentato nuovamente da Linus), con uno spazio dedicato ai videoclip molto più limitato.
Indimenticabili restano poi le edizioni speciali (Deejay Beach) trasmesse in estate dall'Aquafan di Riccione o da Ibiza.
La trasmissione chiuse definitivamente nel 1990, a causa di problemi legati al riordino del sistema radiotelevisivo italiano, inerenti al numero di ore settimanali dedicate alla trasmissione di brani musicali da parte di un singolo canale televisivo.