mercoledì 28 dicembre 2011

Guerre stellari


Guerre Stellari (in inglese Star Wars) è stata senza dubbio una delle saghe di maggior successo della storia del cinema. Creata da George Lucas negli anni settanta, è una delle poche serie di space opera nel cinema. Il primo film, Guerre Stellari 8che corrispondeva in realtà al quarto capitolo della saga) uscì il 25 Maggio 1977 negli Stati Uniti d'America ed il 21 Ottobre dello stesso anno in Italia.
Guerre Stellari divenne subito un fenomeno, grazie alla miscela di elementi presi da cinema, fumetti e televisione nonché un cult per intere generazioni. Segnò inoltre un importante innovazione anche sul fronte del merchandising, che, fino a quel periodo, non veniva considerato come parte fondamentale della promozione di un film e diede seguito alla creazione di un'innumerevole serie di videogiochi, fumetti, spin off e parodie.
I tre film incassarono in tutto il mondo quasi 2 milardi di dollari di cui un milardo solo negli Stati Uniti e vinsero in tutto ben 9 premi Oscar.
La saga narra le vicende di Luke Skywalker, del capitano Ian Solo con il suo Millenium Falcon e della principessa Leila alle prese con il dominio dell'Impero Galattico di Palpatine e Dart Fener. Immemorabili restano personaggi quali il wookiee Chewbecca ed i simpaticissimi robot D-3BO e C1-P8.
La prima trilogia comprendeva, oltre a Guerre stellari, anche L'Impero colpisce ancora, uscito nel 1980 e Il ritorno dello Jedi, del 1983. A sedici anni di distanza è invece uscita la seconda trilogia, incentrata sugli avvenimenti precedenti ai tre episodi degli anni ottanta.

sabato 10 dicembre 2011

5000!!!


Grazie a tutti voi abbiamo raggiunto quota 5.000 visitatori ed ora l'obiettivo è raddoppiare....continuate a seguirci!!!

sabato 15 ottobre 2011

Deeejay Television


DeeJay Television è la storica trasmissione televisiva che ha accompagnato un'intera generazione di teen agers. Ideata da Claudio Cecchetto, andò in onda dal 1984 al 1989 su Canale 5 e Italia Uno divenendo in poco tempo un appuntamento fisso dove poter vedere i video musicali di quel periodo.
Fu la prima trasmissione nella storia della televisione italiana a dedicare interamente la sua programmazione ai videoclip appena usciti, spopolando anche grazie alla freschezza del ritmo e alla spigliatezza dei conduttori, raccolti sotto il nome di Deejay's Gang. Fra questi ricordiamo, oltre allo stesso Claudio Cecchetto, anche Sandy Marton, Tracy Spencer, Kay Rush, Lnus, Albertino, Jovanotti, Fiorello, Gerry Scotti, Amadeus e Leonardo Pieraccioni.
Se nei primi anni i videoclip erano prelevati soprattutto dalla musica pop internazionale inglese e americana, in quelli successivi fu dato molto più spazio alla musica italiana. I videoclip stranieri venivano trasmessi in varie elaborazioni: fra queste, Video Sing a Song era una specie di karaoke in cui venivano mostrati i testi delle canzoni mentre Video Story riportava il testo tradotto in italiano.
A un grande numero di ospiti internazionali venivano dedicati degli Special, tra le star invitate in trasmissione ricordiamo Terence Trent D'Arby, Guns N' Roses, Kim Wilde, Nick Kamen, Samantha Fox, Wendy and Lisa, Sheila B, Afrika Bambaataa, Run DMC e Public Enemy, Debbie Gibson, Bon Jovi, Mandy Smith, Bryan Ferry, Boy George, George Michael, Duran Duran, Spandau Ballet.
Negli anni seguenti la trasmissione iniziò a modificarsi radicalmente: prima diventò un breve quiz musicale presentato da Amadeus (il suo primo programma a quiz), poi, nell'ultima edizione, diventò una specie di notiziario musicale (presentato nuovamente da Linus), con uno spazio dedicato ai videoclip molto più limitato.
Indimenticabili restano poi le edizioni speciali (Deejay Beach) trasmesse in estate dall'Aquafan di Riccione o da Ibiza.
La trasmissione chiuse definitivamente nel 1990, a causa di problemi legati al riordino del sistema radiotelevisivo italiano, inerenti al numero di ore settimanali dedicate alla trasmissione di brani musicali da parte di un singolo canale televisivo.

martedì 27 settembre 2011

Cyndi Lauper


Cyndi Lauper, nome d'arte di Cynthia Ann Stephanie Lauper è nata a New York il 22 giugno 1953. Dopo aver fatto parte di molte cover band all'inizio della sua carriera, trovò la popolarità nel 1983 con il suo primo album She's So Unusual. Questo le valse nel 1985 un Grammy Award come Best New Artist, una nomination nella categoria Album of the Year per She's So Unusual ed una nomination nella categoria Song of the Year per la celebre Time after Time.
Complice del suo successo fu anche il nuovo canale musicale statunitense MTV che agli albori della sua storia, seppe lanciare Cyndi Lauper come una delle prime icone pop a livello mondiale. Nel 1985 Cyndi Lauper comparve anche nel film I Goonies, in cui cantò il tema principale "(The Goonies 'R') Good Enough".
Con il secondo album True Colors, del 1986, Cyndi Lauper rivelò un sound più maturo ed una maggiore sensibilità, sia vocale che sociale, In questo riprese Maybe He'll Know, vecchio brano del 1980 dei Blue Angel (gruppo in cui cantò da nei primi anni di carriera) e reinterpretò What's Going On di Marvin Gaye. L'album vanta, inoltre, una delle canzoni più conosciute della Lauper, True Colors ed anche il brano di apertura Change of Heart; due singoli più di successo tratti dal long playing. Tra gli altri brani del disco, spicca il brevissimo episodio tribale di Iko Iko e Boy Blue, canzone scritta e dedicata ad un amico molto vicino alla Lauper, affetto dal virus HIV.
Il terzo album, A Night to Remember del 1989, fu apprezzato dalla critica ma non altrettanto dal pubblico: nonostante i numerosi singoli estratti, l'unica vera hit fu I Drove All Night.

domenica 18 settembre 2011

A-Team


A-Team fu uno dei cult della TV anni '80. La serie televisiva statunitense fu prodotta dal 1983 al 1987 e trasmessa in prima visione negli Stati uniti da NBC. In Italia la serie andò in onda per la prima volta nel 1984 su Rete 4 ed è tuttora programmata su Fox Retro.
Prodotto da Stephen J. Cannell, questa serie segue il filone di un "militarismo buono" dove armi ingegnose e letali non portano mai a uccisioni o gravi ferite, seguendo una caratteristica tipica dell'intrattenimento popolare negli anni ottanta.
Il nome A Team si riferisce indirettamente agli "A-Teams", nome con cui si intendono gli ODA, Operational Detachments Alpha (Distaccamenti Operativi Alfa).
Il telefilm narra le avventure di un commando di ex combattenti della guerra del Vietnam, un tempo appartenenti alle forze speciali dell'esercito americano, vittima di un errore del sistema giudiziario. Evasi in maniera rocambolesca, la squadra vive in fuga, ricercata e braccata dalle autorità per un reato che non hanno mai commesso. I componenti della squadra sopravvivono prestando servizio come mercenari che, nella quasi totalità degli episodi, vengono assoldati da varie persone o gruppi di persone che vivono oppresse da situazioni di ingiustizia nei propri confronti; grazie alle qualità militari e umane dell'A-Team ogni episodio si risolve in maniera definitiva a favore dei più deboli. Pur essendo visti come mercenari dagli altri personaggi della serie, i membri dell'A-Team sono dunque schierati sempre dalla parte del bene. Famoso è il loro mezzo di trasporto, un furgone GMC Vandura nero e grigio con 2 strisce rosse laterali che si uniscono sullo spoiler superiore.
I componenti erano:
- John "Hannibal" Smith (interpretato da George Peppard) sempre a capo del gruppo e principale ideatore dei piani con cui l'A-Team porta a compimento le proprie imprese; spesso si traveste ed è connotato dal fumare spesso sigari e dal portare sempre guanti di pelle nera, nonché dal famoso motto "Adoro i piani ben riusciti".
- Templeton "Faceman" Peck (interpretato da Dirk Benedict), soprannominato "Sberla", è caratterizzato dal fascino suscitato verso le protagoniste femminili.
- Bosco Albert "P. E." Baracus (interpretato da Mr. T), col suo pessimo carattere e la sua muscolatura imponente rappresenta il "braccio forte" dell'A-Team, anche per la sue indiscusse qualità di meccanico. È caratterizzato dal taglio "alla mohicana" dei capelli, dalle vistose collane d'oro e dagli orecchini piumati.
- H. M. "Howling Mad" Murdock (interpretato da Dwight Schultz), è un ottimo pilota di elicotteri ma sofferente di una lieve e simpatica pazzia. Non è ricercato dalle autorità militari come gli altri membri dell'A-Team, ma deve essere spesso liberato dalla casa di cura in cui è ricoverato.

domenica 4 settembre 2011

giovedì 16 giugno 2011

Pac-man


Pac-Man (conosciuto in Giappone con il nome di Puckman) è un videogioco ideato da Tohru Iwatani programmatore della Namco e pubblicato per la prima volta dalla Midway Games nel 1980 nel formato arcade da sala. Si narra che l'idea di Iwatani nacque durante una cena con degli amici guardando una pizza a cui era stata tolta una fetta.
Il videogioco acquisì subito grande popolarità e negli anni successivi, sotto l'etichetta "Namco", furono via via pubblicate varie versioni per la quasi totalità delle console e dei computer, conservando fino a oggi la sua fama di classico dei videogiochi, nonché videogame simbolo degli anni ottanta.
Scopo del gioco è quello di guidare una creatura sferica di colore giallo, chiamata Pac Man, facendole mangiare tutti i puntini disseminati all'interno del labirinto ed evitando di farsi toccare da quattro "fantasmi", pena la perdita immediata di una delle vite a disposizione. Per facilitare il compito al giocatore sono presenti, quattro "pillole" speciali che rovesciano la situazione rendendo vulnerabili i fantasmi che per qualche istante invertono la loro marcia; per guadagnare punti, è possibile in questa fase andare a caccia degli stessi fantasmi, per mangiarli. Una volta fagocitati, però, questi tornano alla base (il rettangolo al centro dello schermo) sotto forma di un paio di occhi, per rigenerarsi ed attaccare di nuovo Pac-Man.
Completato un labirinto attraverso la fagocitazione di tutti i puntini, Pac-Man passa a quello successivo, identico nella struttura; le varie fasi sono intervallate da scenette umoristiche che vedono protagonisti Pac-Man e il fantasma Blinky.
Questo livello è considerato, a causa di un bug, l'ultimo livello di Pac-Man. Teoricamente il gioco può proseguire all'infinito, dato che ogni livello che segue è praticamente identico a quello appena completato, ma arrivati al duecentocinquantaseiesimo livello la scena cambia sostanzialmente, a causa di un bug nella funzione che disegna la frutta nella barra inferiore dello schermo, dove appare l'indicazione del livello corrente.

mercoledì 27 aprile 2011

Ritorno al futuro


Ritorno al futuro è il film di fantascienza che ha entusiasmato il pubblico di giovani (e anche meno giovani) rappresentando un'icona del cinema degli anni '80.
Uscito nel 1985, fu diretto da Robert Zemeckis ed interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Vinse il premio Oscar per il miglior montaggio sonoro.
Il film racconta le avventure di Marty McFly, ragazzo indisciplinato e Emmett Brown detto "Doc", il tipico scienziato pazzo, talmente eccentrico al punto da riuscire a trasformare un'automobile, la mitica DeLorean, in una macchina del tempo. Questa, una volta raggiunta la velocità di 88 miglia orarie, è in grado di trasportare istantaneamente i passeggeri nella data da questi digitata. Quando Doc viene ucciso Marty per non fare la sua stessa fine scappa con l'auto e si ritrova proiettato accidentalmente nel 1955. Qui si ritrova davanti ai suoi genitori quando avevano la sua stessa età e per sbaglio non rende possibile il loro fatidico incontro. Questo compromette quindi la sua nascita e quella dei suoi fratelli ma Marty si rivolgerà al giovane Doc (già vecchio per la verità...) che ancora non ha inventato la macchina, ma che non potrà non dargli una mano.
A seguito del grande successo uscirono due sequel dando vita ad una delle trilogie di maggior successo della storia del cinema. Il secondo episodio, uscito nel 1989 venne ambientato nel futuro (con un "salto nel tempo" fino al 2015) mentre il terzo, uscito l'anno successivo, vede i due protagonisti catapultati indietro di un secolo nel vecchio west.

martedì 12 aprile 2011

Il Subbuteo


Prima dell'avvento di PES, Fifa e di tutti i videogiochi di calcio, c'era un divertente e semplice gioco da tavola che durante gli anni '80 intratteneva tutti i giovani appassionati di calcio: il Subbuteo.
Il gioco nacque in Gran Bretagna nel 1947 da un'idea dell'ornitologo Peter Adolph, il quale avrebbe voluto chiamare il gioco The Hobby termine che, oltre al passatempo designa anche una specie di falco. Secondo l'Ufficio Brevetti inglese tuttavia non era registrabile e perciò l'inventore del gioco prese in prestito parte del nome scientifico: quello di Falco subbuteo. La diffusione in Italia si ebbe tuttavia solo negli anni settanta e ottanta con un vero e proprio boom di appassionati.
Come nel football vero e proprio, le squadre sono composte da undici giocatori; nel gioco da tavolo questi ultimi sono rappresentati da miniature in plastica riproducenti le fattezze di giocatori di calcio e appoggiati ad una basetta semisferica appesantita da un piccolo peso all'interno che permette, con un "tocco a punta di dito", di spostarli e di calciare una sfera in plastica. Il portiere viene invece manovrato dal giocatore per mezzo di un'apposita asticella.
Le regole di Subbuteo sono adattate ma del tutto simili a quelle del regolamento sportivo calcistico reale. Il gioco si svolge su una superficie di forma rettangolare originariamente di panno verde di circa 140 cm per 91 cm, rappresentante un campo di calcio. I giocatori mantengono il possesso della palla finché la miniatura colpita entra in contatto con la palla e quest'ultima non tocca successivamente una miniatura dell'avversario, anche se la stessa non può essere colpita per più di 3 volte consecutivamente. I tiri in porta possono essere effettuati una volta che la palla supera la "linea di tiro", una linea parallela alla linea di fondo distante da questa una trentina di centimetri.
Nel corso degli anni novanta l'azienda produttrice del gioco (la Subbuteo Sports Games Ltd, compagnia della Waddingtons Games), fu acquisita dall'azienda statunitense produttrice di giocattoli Hasbro la quale, però, nel 2000 interruppe la produzione del gioco considerandolo non più competitivo nei confronti dei nuovi videogiochi di argomento calcistico. La produzione del gioco è continuata, in Italia, fino al 2003 grazie ad una licenza concessa al distributore locale, la ditta Edilio Parodi, che ha inoltre creato una nuova versione del gioco da tavolo chiamata "Zëugo" (gioco in genovese). Il marchio Subbuteo è ricomparso ufficialmente in Italia nel 2009, grazie ad una collana edita dalla Fabbri Editori su licenza Hasbro e distribuita nelle edicole. Ancora oggi in Italia esiste un movimento organizzato, detto Old Subbuteo, che tende a replicare il medesimo gioco degli anni '70 ed '80 utilzzando materiali dell'epoca oppure fedeli riproduzioni attuali.

martedì 22 febbraio 2011

I Pet Shop Boys


I Pet Shop Boys sono un duo britannico di musica pop elettronica (synthpop), formato da Neil Tennant che canta, suona la chitarra e occasionalmente le tastiere e Chris Lowe, tastierista e occasionalmente anche cantante; i due hanno venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo realizzando ad oggi oltre 50 singoli. Conosciutisi nel 1981 in un negozio di elettronica di Londra, inizialmente assunsero il nome West End, a causa del loro amore proprio per il West End di Londra, ma in séguito si ribattezzarono Pet Shop Boys, nome derivato da alcuni amici che lavoravano in un negozio di animali domestici.
Nel 1984, grazie all'incontro casuale con il produttore Bobby Orlando, fu prodotta West End Girls, che divenne subito una hit nei club di Los Angeles e San Francisco ma non ebbe un gran successo nel Regno Unito. Nel 1985 il duo registrò nuovamente West End Girls, questa volta con il produttore Stephen Hague e raggiunse in breve tempo la posizione numero 1 in Regno Unito, USA e molti altri Paesi vendendo in tutto il mondo 1.5 milioni di copie. Resta ancora oggi una delle canzoni più ascoltate dei Pet Shop Boys.
Dopo il successo di West End Girls i Pet Shop Boys pubblicarono Love Comes Quickly seguìto dalla pubblicazione del primo album del duo, Please e successivamente da un album di remix, Disco comprendente anche Paninaro, ispirato all'omonimo fenomeno tutto italiano, che diventerà un grandissimo successo in Italia.
Nel 1987 con il nuovo album Actually uscirono le hit It's a Sin, Always on My Mind (cover di un brano di Elvis Presley), What Have I Done to Deserve This? Nel 1988 invece il duo ottenne la quarta (e finora ultima) numero 1 britannica, pubblicando come singolo Heart.
Dopo il singolo Domino Dancing, sempre nell'88 vide la luce anche il terzo album del duo, Introspective, di li a poco seguìto dai nuovi singoli, Left to My Own Devices e It's Alright.