domenica 20 settembre 2009

Il Crystal Ball



Il "Crystal Ball" è sicuramente stato uno dei più diffusi (e, soprattutto, pubblicizzati) giochi degli anni '80.
Nacque molto prima del suo "boom" (nel 1947 addirittura) dall'idea di Claudio Pasini, un chimico brianzolo e fu inizialmente commercializzato col nome di "Le bolle fatate". Il prodotto non ebbe il successo sperato e fu ritirato dal commercio.
Esattamente vent'anni più tardi però Pasini ritentò l'impresa fondando la sua azienda (che dal 1993 ha preso il nome di Pasini Laboratorio Chimico) a Burago di Molgora, e nel 1968 ebbe inizio la ri-commercializzazione del prodotto con il nome Crystal Ball.
Fu così che proprio negli anni ottanta il prodotto ebbe il suo momento di massima notorietà anche grazie ad un felice spot pubblicitario televisivo particolarmente martellante che, grazie ad un jingle ben riuscito, è rimasto indelebile nella memoria di chi all'epoca era bambino (e non solo).
Viene commercializzato tuttora, ma al fianco della vendita nei supermercati è diventata predominante la distribuzione on-line.
Lo scopo del gioco è quello di creare dei palloncini gonfiando una pallina di pasta posta sull'estremità di una cannuccia, chiamata nelle istruzioni "cannello". La pasta è disponibile in diversi colori (verde, giallo, blu, rosso) e, grazie ad una certa adesività dei palloncini appena gonfiati, è possibile unirne diversi per formare forme più complesse.
Il palloncino creato con Crystal Ball, rispetto ad un palloncino tradizionale, risulta di breve durata e molto più fragile, ma anche molto più leggero e per questo più sicuro per i soprammobili. Il principale difetto lamentato era l'odore di solvente organico. Pare che negli anni sia stato sostituito il solvente in modo da ridurre il fastidio e prolungare la vita dei palloncini. Altro inconveniente era l'accumulo di pasta secca sull'estremità della cannuccia, non sempre facile da rimuovere e che poteva portare a imperfezioni nei palloncini.